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martedì 3 gennaio 2017

Il Burro di Mango

Buongiorno a tutte, oggi voglio parlarvi di un prodottino che amo alla follia: il Burro di Mango!!
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Trattasi di un burro ottenuto dalla spremitura a freddo dei semi di mango, albero da frutto che può arrivare fino ai 40 metri di altezza, originario dell'India e della Birmania, particolarmente ricco di vitamina C.
Ha una consistenza molto morbida che fonde immediatamente a contatto con la pelle.
Il burro di mango contiene acido oleico, acido isostearico e acido palmitico; l'acido isostearico lo rende ideale per la cura dei capelli danneggiati, crespi e sfibrati.


Applicato sui capelli anche in piccole quantità, crea una barriera protettiva, rende i capelli lucidissimi  e previene le doppie punte grazie alle sue proprietà: idratante, nutriente, protettivo e rigenerante ovvero, rigenera e rafforza la cuticola che è la barriera protettiva del capello, ne ripara ed ammorbidisce la fibra prevenendo così la formazione di doppie punte.

Può essere utilizzato da solo, puro, come impacco pre-shampoo o in combinazione con altri oli:
è sufficiente sciogliere 2 cucchiai di burro di mango a bagnomaria e aspettare che la consistenza diventi morbida, si applica sui capelli umidi, sulle lunghezze e anche sulle punte e deve essere lasciato in posa per almeno mezz'ora; risciacquare e proseguire con lo shampoo.
Si può fare anche una miscela di 40 ml di olio di ricino e 100 gr di burro di mango, riscaldato tutto per bene a bagnomaria e applicato sui capelli come impacco; i capelli risulteranno morbidi, setosi e districati.

Oltre agli acidi grassi, il burro di mango contiene alcol oleico, polifenoli, squalene e fitosteroli; questi ultimi hanno proprietà antinfiammatorie in grado di migliorare la funzione di barriera della pelle e la microcircolazione, inibire l'invecchiamento della pelle e proteggere dall'azione dei raggi solari.
L'alcol oleico ha azione emulsionante ed emolliente, lo squalene entra nei processi di rigenerazione dei lipidi dello strato corneo ed infine, i polifenoli agiscono da antiossidanti contrastando i radicali liberi e di conseguenza l'invecchiamento cutaneo.

Il burro di mango vanta proprietà emollienti: aiuta a mantenere la pelle bella idratata, liscia e setosa; aiuta la pelle a ripristinare la sua composizione lipidica e a mantenersi ben idratata anche in seguito ad aggressioni esterne come vento, freddo e sole.
Inoltre, come abbiamo già accennato prima, svolge un'azione rigenerante e antiossidante e protegge la pelle dall'invecchiamento precoce.

Il burro di mango è particolarmente consigliato in caso di pelle secca e disidratata, pelle secca e matura e per contrastare il rilassamento cutaneo.

Io amo particolarmente questo burro poichè è un prodotto multifunzionale, lo alterno col burro di karitè, e lo utilizzo moltissimo per i miei spignatti; infatti il burro di mango può essere inserito in varie ricette cosmetiche come creme corpo idratanti o doposole, creme per le mani, balsami e burri corpo, balsami per le labbra, saponi e prodotti per i trattamenti rassodanti, shampoo, balsamo per capelli, prodotti leave in per i capelli.....insomma i suoi usi sono davvero molteplici!!

Per creare un balsamo rassodante, non c'è bisogno di essere delle spignattatrici esperte, basta unire del burro di mango con olio di macadamia, fate sciogliere a bagnomaria e mescolate il tutto fino a quando il composto non si riaddenserà......avrete creato così un balsamo corpo completamente naturale con due ingredienti ricchissimi di proprietà cosmetiche!!

Se avete la pelle secca potete associare al burro di mango l'olio di germe di grano, l'olio di mandorle dolci oppure l'olio di avocado.
Per chi invece ha la pelle matura gli oli più indicati sono l'olio di argan, l'olio di enotera o l'olio di borragine!!

Io acquisto questo burro dal sito Camelis.

Ricapitolando il tutto diciamo che il burro di mango può essere utilizzato sia su pelle che sui capelli:
PELLE: Particolarmente indicato per
  • pelle secca, devitalizzata e disidratata
  • pelle matura con tendenza a seccarsi
  • rilassamento cutaneo
Le proprietà del burro di mango sulla pelle:
  • emolliente e idratante
  • calmante e rilassante
  • rigenerante e antiossidante
  • lenitivo
  • cicatrizzante
CAPELLI: Particolarmente indicato per
  • capelli secchi, fragili, danneggiati
  • capelli opachi e spenti......senza vita
  • capelli crespi e con doppie punte
  • capelli lunghi
Le proprietà del burro di mango sui capelli
  • rafforza la cuticola dei capelli donando brillantezza e lucentezza
  • nutriente ed emolliente, ripara e ammorbidisce la fibra prevenendo le doppie punte

venerdì 19 febbraio 2016

COME FARE UNA CREMA COSMETICA: LE BASI

Ciao a tutte ragazze, in questo post voglio iniziare a darvi qualche delucidazione su come iniziare a preparare una crema cosmetica in casa e quindi, con questo post,  ci addentriamo sempre più nel mondo dello spignatto!
lezione di spignatto, spignatto, teoria delle creme cosmetiche, emulsione

Se volete e se vi è più comodo potete seguire la mia Video-Lezione
ECCOVI IL VIDEO


Vorrei fare però una piccola precisazione prima di iniziare: in questo post inizierò a spiegare quelle che sono le basi per poter iniziare a creare una crema, ovvero vi darò le informazioni generali!!
Per quanto riguarda invece la formulazione di una crema preferisco affrontare l'argomento in un post a parte, questo per evitare di crearvi confusione!!
Bene, chiarito questo,   iniziamo subito!!

Prima di tutto cerchiamo di capire che cos'è una Crema:
La crema è una emulsione.
La prima emulsione cosmetica risale ai tempi dei greci, quando il fisico Galeno mescolò l'acqua di rose con olio di oliva e cera d'api. Il risultato fu una preparazione cosmetica che in tempi futuri prese il nome di crema e che oggi noi chiamiamo Cold Cream.

Che cosa è una Emulsione:
L'emulsione invece è una dispersione, più o meno stabile, di un fluido sotto forma di minutissime goccioline in un altro fluido non miscibile.
Ma cerchiamo di capire bene questo concetto fondamentale con parole più semplici:
Le emulsioni sono miscele omogenee formate da due sostanze che non si possono mescolare tra loro: acqua e grassi (classico esempio è rappresentato da acqua e olio).
Se noi proviamo ad agitare l'olio nell'acqua le goccioline di olio si disperderanno nell'acqua ma dopo un pò vedremo che queste tenderanno a separarsi.
Per evitare questo problema e quindi per avere una emulsione stabile bisogna inserire una sostanza definita "emulsionante" che eviterà la separazione delle due fasi (fase acquosa e fase grassa).
La stabilità dell'emulsione è fondamentale per garantire la buona riuscita del prodotto, nel nostro caso della crema.

Tipi di Emulsione
Esistono due tipi di emulsione:
  • Emulsioni Olio/Acqua (O/A) o creme idrofile: Presentano la fase acquosa continua, disperdente, mentre la fase oleosa rappresenta quella dispersa o discontinua. Sono le più diffuse, consentono di ottenere un effetto idratante veloce, poco untuoso e rinfrescante.
  • Emulsioni Acqua/Olio (A/O) o creme lipofile: Presentano invece la fase oleosa continua, mentre la fase acquosa descrive quella dispersa o discontinua. Sono caratterizzate da un elevato potere emolliente dovuto alla formazione di una barriera protettiva che impedisce l’evaporazione dell’acqua e garantisce un’idratazione più profonda e duratura. Sono molto indicate per chi ha una pelle secca e disidratata.
Sulle emulsioni ci sarebbe ancora tanto da dire ma per il momento fermiamoci quì e ritorniamo alla preparazione della nostra crema!!

Nella preparazione di una crema dobbiamo individuare tre fasi che chiamiamo:
  • Fase A (fase acquosa)
  • Fase B (fase grassa)
  • Fase C (fase degli attivi cosmetici)
Generalmente la Fase A e la Fase B sono a caldo ovvero devono essere riscaldate, fatta eccezione per le emulsioni a freddo che vedremo in seguito.
La Fase C invece è sempre a freddo cioè, tutti gli ingredienti appartenenti alla Fase C (gli attivi) devono essere inseriti solo in un secondo momento e cioè quando l'emulsione (ovvero l'unione della Fase A e della Fase B) è già avvenuta grazie appunto alla presenza dell'emulsionante.

Ma vediamo più nel dettaglio le tre fasi:

Fase A: è la fase acquosa che è costituita da:
  • acqua demineralizzata
  • idrolati o acque aromatiche: Per saperne di più sugli Idrolati (proprietà cosmetiche, consigli d'uso e altro) clicca QUI'
  • acqua demineralizzata e idrolati (insieme)
  • infusi e decotti che io di solito non inserisco mai poichè a riguardo c'è un grosso punto interrogativo legato al discorso dell'ossidazione di quest'ultimi; nel dubbio io preferisco non impiegarli nella preparazione dei miei prodotti cosmetici
Nella Fase A troviamo inoltre gli addensanti (chiamati anche gelificanti o modificatori reologici) che hanno la funzione di trasformare un liquido (nel nostro caso l'acqua demineralizzata e/o l'idrolato) in una sostanza gelatinosa (cioè un Gel) questo al fine di dare una maggiore consistenza alla nostra crema e di rendere più agevole l'applicazione della stessa sulla pelle.
Ne esistono diversi tipi  in commercio, quelli più comunemente utilizzati sono:
la gomma xantana, la gomma guar, la carragenina, l'idrossietilcellulosa, il carbomer.
Anche il discorso dei modificatori reologici meriterebbe un approfondimento magari più in la.

Sempre in Fase A andiamo ad inserire (non sempre)  la glicerina che è una sostanza umettante e quindi ha la capacità di trattenere l'acqua nei tessuti svolgendo un'azione idratante!!
Tecnicamente la glicerina ci serve per andare a disperdere la gomma xantana per poi andare a formare il gel.

Infine nella Fase A possiamo inserire tutti quegli attivi cosmetici che sono idrosolubili (si sciolgono soltanto in acqua) e non sono termosensibili (possono essere riscaldati senza che si alterino le proprietà).
Tra gli attivi cosmetici idrosolubili che possiamo inserire in Fase A abbiamo:
la caffeina, l'inulina, il fruttosio, la niacinamide, l'urea.

 Fase B: è la fase grassa ed è costituita da:
  • oli vegetali non termolabili (vedi tabella degli oli non termolabili cliccando QUI')
  • burri vegetali (burro di karitè, burro di mango, burro di cacao etc.....)
  • gli emulsionanti (e a volte anche il co-emulsionante che ha la funzione di andare a rinforzare la funzione degli emulsionanti migliorando la texture dei preparati e aumentando la stabilità della formulazione e quindi del vostro prodotto finale) ne esistono diversi in commercio; quello che generalmente si consiglia per chi è alle prime armi è l'olivem 1000 che è un autoemulsionante (cioè basta lui da solo per creare la nostra emulsione e quindi non ha bisogno di un co-emulsionante)
  • le cere (non sempre)  come ad esempio la cera d'api  
  • tutti gli attivi liposolubili e non termolabili come ad esempio il tocoferolo (vitamina E) 
La Fase B è una fase molto importante poichè dobbiamo tener conto della famosa Cascata dei Grassi quando andiamo a formulare una crema.
Per la cascata dei grassi vi rimando QUI'


Fase C: è la fase costituita dagli attivi cosmetici
Gli attivi cosmetici sono delle sostanze funzionali che determinano la funzione specifica di un cosmetico; ecco alcuni esempi: crema idratante, crema antiage, crema lenitiva, crema anticellulite etc.....
Da quì si capisce che di attivi cosmetici ne esistono a migliaia e possiamo raggrupparli in diverse categorie:

  • idratanti e umettanti 
  • lenitivi e nutrienti
  • antiossidanti - antiage
  • sebonormalizzanti - opacizzanti -  schiarenti
  • snellenti - elasticizzanti - drenanti - rassodanti
  • deodoranti - rinfrescanti - purificanti
  •  autoabbronzanti
  • per capelli - filmanti

Nella Fase C, oltre agli attivi cosmetici, possiamo inserire anche gli oli vegetali termolabili come ad esempio l'olio di rosa mosqueta o l'olio di germe di grano che non possono essere riscaldati altrimenti perderebbero tutte le loro proprietà (Vedi tabella degli oli vegetali non termolabili cliccando QUI'); anche gli oleoliti vengono inseriti in questa fase per lo stesso discorso;  inseriamo il conservante che ci permette di far durare di più il nostro prodotto, inseriamo la fragranza cosmetica e/o gli oli essenziali per conferire una profumazione alla nostra crema, sempre in questa fase possiamo inserire gli estratti e il colorante (se vogliamo dare una colorazione al nostro prodotto)

Il gel d'aloe e l'acido ialuronico vengono anch'essi inseriti in fase C (fanno parte degli attivi cosmetici).
Vi ricordo che la Fase C è definita anche "Fase a freddo" poichè non va mai riscaldata!!
Nella Fase C si consiglia di non superare il 20-25%  di attivi.

Procedimento
Allora.....detto questo, mettiamo il caso che noi vogliamo preparare una crema, cosa dobbiamo fare?

Prima di tutto andiamo a preparare la nostra fase acquosa e quindi la Fase A:
Versiamo all'interno di un contenitore preferibilmente in vetro la glicerina all'interno della quale andremo a disperdere il nostro gelificante ovvero la gomma xantana!!
Per chi è agli inizi io consiglio la xantana perchè è di facile impiego :)
Fatto ciò andrete ad aggiungere la quantità di acqua demineralizzata specificata nella ricetta, aggiungetela un pò alla volta mescolando....dopo un paio di minuti il vostro gel è pronto.
A questo punto metteremo il nostro contenitore con il gel a scaldare mentre noi passiamo alla preparazione della fase B!!

Per la preparazione della Fase B andremo a pesare in un altro contenitore tutti i grassi e quindi: gli oli, i burri, eventualmente le cere, l'emulsionante ed eventualmente il co-emulsionante; fatto questo metteremo il nostro contenitore a scaldare a bagnomaria fino a quando i nostri grassi saranno diventati tutti liquidi e quindi sciolti.

Ora abbiamo i nostri due contenitori caldi: quello della Fase A (acquosa) e quello della Fase B (grassa).
NB: durante la fase di riscaldamento non bisogna mai superare la temperatura di 70°; in realtà ci vorrebbe un termometro che io sinceramente non ho per cui stò molto attenta durante questo momento controllando spesso i contenitori (la fase acquosa non deve mai giungere a bollore mentre per la fase grassa quando il tutto è completamente sciolto tolgo subito dal bagnomaria).
A questo punto siamo pronti per procedere con la nostra emulsione!!
Versiamo un pò alla volta la fase oleosa in quella acquosa (Emulsione O/A) e frulliamo pochi minuti con il minipimer; continuiamo così fino a quando avremo versato tutta la fase grassa nella fase acquosa!!
Noterete, durante questo procedimento, che la crema sbiancherà ciò vuol dire che le due fasi si sono unite e che quindi l'emulsione è avvenuta.
A questo punto possiamo continuare a mescolare la nostra crema con un cucchiaino per farla raffreddare e man mano che si raffredderà la nostra crema diventerà sempre più densa.

Raggiunta la temperatura di 40° circa (ce ne accorgiamo nel momento in cui toccando il contenitore con la nostra crema non ci scottiamo) possiamo inserire tutti gli ingredienti della Fase C uno alla volta mescolando ad ogni aggiunta.
Mi raccomando: leggete sempre le relative schede tecniche degli ingredienti che utilizzate per i vostri spignatti per conoscere le dosi di utilizzo, le modalità di impiego, i consigli d'uso e di conservazione degli stessi!!

La nostra crema è finalmente pronta!!

Vorrei concludere questa prima parte soffermandomi su due punti estremamente importanti:
1) Ricordate di misurare sempre il pH della vostra preparazione ed eventualmente correggerlo clicca QUI'
2) Rispettate sempre tutte le norme igieniche prima di iniziare i vostri spignatti clicca QUI'

Per ora ragazze io mi fermerei quì per evitare di creare troppa confusione!!

Spero di esservi stata utile con questo post, vi mando un bacio e vi do appuntamento al prossimo post ;)






lunedì 1 giugno 2015

SPIGNATTO: INIZIAMO A CONOSCERE GLI INGREDIENTI COSMETICI "IL BURRO DI KARITE'"

Ciao ragazze, oggi iniziamo ad addentrarci sempre più nell'ambito dello spignatto e vorrei farlo proprio iniziandovi a parlare di uno degli ingredienti cosmetici più largamente utilizzati per la creazione dei nostri spignatti ovvero "Il Burro di Karitè".


Iniziamo quindi a conoscere un pò più da vicino questo amatissimo ingrediente, io lo adoro!!!
Il Burro di Karitè è una sostanza grassa di origine vegetale di colore giallo paglierino, semisolida a temperatura ambiente che deriva dall’albero del Butyrospermum parkii appartenente alla famiglia delle Saponatacee. Dai semi è possibile estrarre il burro, sostanza chimicamente composta da un’elevata frazione di trigliceridi (stearico 37%, oleico 49%), responsabili delle proprietà emollienti, idratanti e rigeneranti della barriera cutanea. Grazie alla presenza di una elevata quota di frazione insaponificabile, ricca in alcoli terpenici (karitene) e in minor quantità di fitosteroli, è un prezioso ingrediente naturale antirughe e antietà per il viso e il corpo, in grado di conferire alla cute compattezza ed elasticità ed inoltre conferisce anche un'azione antinfiammatoria e protettiva (assorbe le radiazioni UV). Il burro di Karitè contiene anche tocoferoli (vitamina E), che agiscono come antiossidanti naturali.
Risulta particolarmente indicato per pelli disidratate, screpolate, arrossate e, in prodotti per la protezione solare e doposole.
Ampiamente utilizzato anche per la creazione di balsami labbra e burrocacao. 
Il suo uso prolungato migliora la circolazione del sangue a livello capillare, motivo per cui è adattissimo a chi soffre di couperose. 
In allattamento previene la dolorosa formazione delle ragadi, dopo una ingessatura ripara e ammorbidisce la pelle, contrasta efficacemente la secchezza  e le callosità di mani, gomiti e piedi ed è un ottimo rinforzante per unghie fragili.
Può essere impiegato anche come lenitivo e idratante dopobarba.
Il Butyrospermum parkii viene principalmente utilizzato nelle formulazioni cosmetiche come emolliente, idratante, anti-secchezza cutanea anche in caso di dermatiti, eritemi solari, ustioni, rugosità, ulcerazioni, irritazioni e screpolature ad una percentuale variabile dall’1 al 20%. La sua frazione insaponificabile è utilizzata per la formulazione di prodotti antirughe e nei cosmetici antietà in quanto, favorendo la formazione di collagene ed elastina,  garantisce il mantenimento della naturale elasticità della pelle . Una volta spalmato sulla cute, il burro di karité viene assorbito rapidamente senza lasciare quella spiacevole sensazione di unto.
In campo tricologico si utilizza nella preparazione dei balsami, per ridare vitalità a capelli secchi, crespi e sfibratima può essere applicato anche semplicemente come impacco sui capelli.
Si inserisce nella fase grassa di emulsioni, lipogeli o oleoliti ove fonde a circa 40°C.

PROPRIETA': emolliente, antinfiammatorio, protettivo, nutriente, cicatrizzante, elasticizzante (ottimo quindi anche per prevenire o combattere le smagliature), antiossidante, lenitivo e riepitelizzante


INCI: Butyrospermum Parkii (Shea Butter)

Questo, a mio avviso,  è un burro che non dovrebbe mai mancare tra le materie prime di una spignattatrice e comunque, anche se non si spignatta, è sempre molto utile averlo perchè gli usi che se ne possono fare sono davvero infiniti!!