mercoledì 16 settembre 2015

DENSITA', COMEDOGENICITA' E TERMOLABILITA' DI OLI E BURRI PER LA FORMULAZIONE DI UNA CREMA

Ciao ragazze, oggi nuovo post!! 
Siamo sempre in tema di lezione di spignatto e voglio parlarvi di un argomento importantissimo e fondamentale da conoscere se si vogliono creare cosmetici homemade, in particolar modo creme, latti corpo etc.... 
Prima di iniziare a formulare una crema bisogna conoscere bene alcuni aspetti legati agli oli ed ai burri ovvero: la densità, la comedogenicità e la termolabilità degli stessi!!

Partiamo dalla densità degli oli e dei burri!! 
Gli oli si dividono in leggerissimi, leggeri, medi e pesanti in base alla propria densità mentre i burri vengono considerati a parte. 
Quando si formula una crema bisogna utilizzare almeno un olio per densità (uno leggerissimo, uno leggero, uno medio, uno pesante) e almeno un burro, questo, per evitare di ottenere prodotti troppo untuosi, che si asciugano subito, che si stendono male o che creano una scia bianca senza assorbirsi. Un olio per densità va benissimo, ma se potete utilizzarne almeno 2 per tipo con valori di densità leggermente diversi è ancora meglio.
Ma come facciamo a sapere la quantità di oli da utilizzare in una crema??? Facilissimo!! Ci sono degli schemi stabiliti a cui possiamo far riferimento quando formuliamo una crema!! 
Se vogliamo realizzare una crema viso, la quantità totale di oli da utilizzare nella crema sarà:
  •  pelle grassa: 3-8%
  •  pelle normale: 9-10%
  •  pelle secca: 11-20% 
Se invece vogliamo creare una crema corpo le percentuali di oli che dobbiamo inserire nella nstra crema saranno le seguenti:
  •  pelle grassa: 10-15% 
  • pelle normale: 16-20%
  •  pelle secca: 21-30% 
NB: per le pelli normali è consigliato utilizzare la stessa percentuale per ogni densità!!
Esempio: una crema corpo per pelli normali con un 20% di grassi potrebbe avere una cascata di grassi di questo tipo:
 4% oli leggerissimi (esempio: 2% squalene vegetale e 2% jojoba o il 4% di uno dei due)  4% oli leggeri (esempio: 2% olio di argan e 2% olio di macadamia o il 4% di uno dei due)  4% oli medi (esempio: 2% olio di riso e 2% olio di vinacciolo o il 4% di uno dei due)  4% oli pesanti (esempio: 2% di olio di cocco frazionato + 2% di olio di ricino o il 4% di uno dei due)  4% burri (esempio: 2% di burro di cacao + 2% di burro di karitè o il 4% di uno dei due) 

Per le pelli grasse invece è meglio utilizzare una maggiore quantità di oli leggeri e leggerissimi, mentre per quelle secche bisogna abbondare con quelli pesanti. 
  • Esempio di cascata per crema viso per pelli grasse al 6% di grassi: 
 2% oli leggerissimi (esempio: 1% di coco-caprylate e 1% di jojoba) 1% oli leggeri (esempio: 1% di olio di nocciolo di albicocca)  1% oli medi (esempio: 1% di Olys)  0,5% oli pesanti (esempio: 0,5% di olio di cocco frazionato)  1,5 % burri (esempio: 1,5% di burro di karitè) 
  • Esempio di cascata per una crema corpo per pelli secche al 25% di grassi: 
 2% oli leggerissimi (esempio: 2% di squalene vegetale)  2% oli leggeri (esempio: 2% di olio di macadamia)  10% oli medi (esempio: 3% di olio di avocado, 3% di Olys e 4% di olio di vinacciolo)  5% oli pesanti (esempio: 3% di olio di cocco frazionato, 1% di tocoferolo e 1% di olio di ricino)  6% burri (esempio: 6% di burro di cacao) 

In caso di pelli estremamente secche che richiedono di essere nutrite in profondità è possibile utilizzare una percentuale di grassi di gran lunga maggiore del 30%. 
Vi riporto una tabella sui vari tipi di oli maggiormente utilizzati nello spignatto con relativa densità in modo tale da poterla consultare quando dovete realizzare o se preferite formulare le vostre creme: 
tabella densità degli oli, come fare una crema, lezioni di spignatto
Tabella densità degli oli, lezioni di spignatto, come formulare una crema


tabella densità dei burri


Altro parametro importante da prendere in considerazione quando si deve formulare una crema è la comedogenicità di oli e burri! 
Se abbiamo la pelle mista o grassa, quando scegliamo gli oli ed i burri per i nostri prodotti di bellezza fai da te dobbiamo tenere conto del loro grado di comedogenicità. 
Gli ingredienti comedogenici possono occludere i pori e causare quindi punti neri, brufoletti e pelle lucida. Tenete però conto del fatto che dipende da persona a persona. Per cui, non è detto che un olio potenzialmente comedogenico lo sia davvero sulla nostra pelle, soprattutto se viene usato in una percentuale molto bassa. 
Per esempio, se utilizziamo uno 0,5% di tocoferolo (Vitamina E) in una crema viso possiamo stare tranquilli e trarne i benefici. In genere è meglio evitare gli oli comedogenici sul viso ed utilizzarli soprattutto per il corpo, dove c’è bisogno di oli più emollienti e nutrienti. Gli oli non comedogenici sono in genere più leggeri e “secchi”. Se proprio devono essere inseriti nelle creme limitiamoci a percentuali basse (ad esempio tocoferolo 0,5 gr.)! 
Oli e burri non comedogenici e particolarmente indicati per la pelle grassa:  
  • coco-caprylate 
  •  olio di jojoba  
  • olio di argan  
  • olio di nocciolo di albicocca 
  •  olio di babassu  
  • olio di neem  
  • olio di ribes nero 
  •  burro di karitè
 Infine, nella scelta della fase grassa da inserire nella formulazione di una crema dobbiamo considerare la termolabilità degli oli! 
Quando scegliamo di utilizzare degli oli o dei burri per una crema è importante sapere se si tratta di ingredienti termolabili, ovvero sensibili al calore. Buona parte delle ricette richiede infatti di scaldare gli ingredienti e se un olio è termolabile perderemmo tutte le proprietà e lo rovineremmo. In caso di oli termolabili, è possibile utilizzarli lo stesso aggiungendone una piccola quantità quando la crema si è raffreddata (meno di 40 gradi) e ciò è possibile nella Fase C (che vedremo in seguito). 
Burri come il karitè e il mango possono essere scaldati ma possono formare dei grumi dando una consistenza fastidiosa al prodotto finale. Per evitare questo problema è preferibile aggiungerli al contenitore degli oli caldi alla fine, facendoli così scaldare giusto il tempo necessario per farli sciogliere. 
Lista oli non termolabili (non si rovinano con il calore)
olio di albicocca
olio di andiroba
olio di arachidi
olio di argan
olio di avocado
olio di babassou
olio di baobab
olio di broccolo
olio caprilico e sintetici (Caprylic/Capric Triglycerides)

olio di cocco
olio di girasole
olio di jojoba
olio di macadamia
olio di mandorle dolci
olio di neem
olio di nocciola
olio di nocciolo di pesca
olio di oliva
olio di olys
olio di palma
olio di ricino

olio di riso

Lista oli termolabili (si rovinano e quindi perdono le loro proprietà se riscaldati; nella formulazione di una crema devono essere inseriti nella fase C ovvero a freddo)
olio di borragine
olio di camelia
olio di canapa
olio di cartamo
olio di colza
olio di cotone
olio di cumino
olio di enotera
olio di germe di grano
olio di lino
olio di mais
olio di perilla
olio di ribes nero
olio di rosa mosqueta
olio di semi di vinacciolo olio di sesamo
olio di soya
olio di squalane

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